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LIBERATI DALLA PIGRIZIA E DIVENTA PADRONE DEL TEMPO

La pigrizia può rovinarti la vita se lasci che prenda il sopravvento. Ma se ne parla sempre poco. O no? Come se fosse data per scontata.
In questo video ti spiego come prendere in mano la tua storia e liberarti dagli ostacoli che si frappongono tra te e i tuoi obiettivi

La capacità di spendere il tuo tempo per le tue priorità. Per le cose che sono veramente importanti per te. Questo fa la differenza tra gli esseri umani. Chi ci riesce spesso riesce a raggiungere gli obiettivi che si pone nella vita. Chi non ci riesce spesso deve mettersi di fronte a un’altra cosa: alla pigrizia!

Quando la pigrizia guida la tua storia, il tuo racconto, la tua vita, per forza di cose non sei più tu ad avere in mano le redini.

Se la pigrizia ti mangia il tempo, se la pigrizia diventa il tuo tempo, per forza di cose non potrai più usarlo per le tue priorità, per ciò che è veramente importante per te, per la tua storia, per la tua vita.

Come si fa a prendere in mano la tua storia, come si fa a scansare la pigrizia?

Per rispondere a questa domanda è prima necessario fare un distinguo tra “storia” e “racconto”.

La storia è il passato, giorno dopo giorno, tutte le azioni, tutte le cose che hai fatto.

Il racconto è questa storia elaborata in un discorso narrativo. Quindi con un obiettivo che guarda al futuro, con delle relazioni con altre storie che si intrecciano, si intersecano, con degli ostacoli da superare come per esempio la pigrizia.

Prima di tutto bisogna prendere il racconto e iniziare a fare ordine, iniziare a stipulare le priorità.

Proprio come per il protagonista di un romanzo, una serie tv o una fiction in generale, la costruzione avviene attraverso una mappa ordinata, una mappa che si dipana su tre storyline principali.

La prima storyline è quella del tema, che si rifà a l’obiettivo manifesto del protagonista: può essere riconquistare una persona amata, tenere unita una famiglia, raggiungere una promozione, salvare una parte di sé stessi.

La seconda storyline è quella interiore, in particolar modo dell’ostacolo che blocca il protagonista, che non gli permette di raggiungere l’obiettivo del tema. Solo superando questo ostacolo interiore (il cosiddetto fatal flaw) potrà raggiungere i suoi obiettivi. Il fatal flaw può essere l’orgoglio, l’avidità, una bassa autostima, la poca fiducia in se stessi o un’eccessiva strafottenza.

Ma com’è possibile superare l’ostacolo? Ecco che arriviamo alla terza linea: quella dei rapporti con gli altri personaggi. Tramite gli intrecci con le storie degli altri personaggi il protagonista riesce a superare il proprio ostacolo interiore per arrivare all’obiettivo del tema.

Ed è questo che può succedere anche nella tua storia, nel tuo racconto personale. Superare la tua pigrizia, trovare le priorità a spendere il tempo in modo proficuo.

Arriverà sempre il momento in cui ci si volterà indietro a guardare il passato e si pensa: “potevo fare meglio, potevo impegnarmi di più, potevo non lasciar correre, potevo alzarmi”.

Ma c’è una bella differenza tra vedere tutta la propria vita persa in questo rammarico, e invece poter localizzare i momenti in cui si è data una svolta. E da quella svolta è cambiato l’uso del tempo, è cambiato il tuo modo di vedere le tue priorità. Non quelle degli altri! È cambiato il modo di guidare la tua vita, finalmente diventare protagonista della tua storia! Protagonista in grado di prendere delle decisioni, giuste o sbagliate cje siano. Attivo/a, efficace, che sputa il sangue sulla propria storia.

Una sola vita, una sola storia, mille modi di raccontarla.

 

Chi sono

Mattia Marchetti psicologia e storytelling

Questo blog è un luogo dove puoi trovare contenuti sulla psicologia e lo storytelling, oltre ad articoli e interviste che raccontano Ferrara