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LIBERATI DAL SENSO DI COLPA

Che cos’è il senso di colpa e come te ne puoi liberare.

Possiamo scorporare il senso di colpa in due frangenti: relazionale e individuale.

Dal punto di vista relazionale il senso di colpa è un meccanismo sano (sano!) usato dalla nostra mente per tutelare il legame con l’altra persona. Per esempio, se hai arrecato danno a qualcuno che ti sta a cuore con un comportamento scorretto, ecco che il senso di colpa ti spinge a riparare il danno commesso. Tutelare i legami affettivi importanti è una pratica che ci consente di condurre una vita sociale ricca.

Ma quando diventa patologico? Quando il senso di colpa diventa lo strumento principe di tutela del legame. O peggio, il solo strumento! E più la tua mente si abitua aì utilizzarlo, più lo utilizzerà. Il legame così si fa insicuro, ipersensibile alle sollecitazioni e richiederà in continuazione l’intervento del senso di colpa per sentirsi al sicuro. Controindicazioni: soffri. Stai male, navighi nell’incertezza, nella paura che un tuo gesto possa arrecare danno e ledere il legame con l’altra persona.

Dal punto di vista individuale il senso di colpa ha sempre la stessa funzione: tutelare il legame. Però questa volta è il legame tra te e il mondo esterno. Senso di colpa che si verbalizza con una sfilza di dovrei: “A 15 anni dovrei solo pensare a divertirmi. E invece…

A 20 anni dovrei pensare a godermi la vita. E invece...”

A 30 anni dovrei avere un buon lavoro, una vita relazionale soddisfacente. E invece...”

“A 40…”

“A 50…”

E ti senti in colpa perchè non sei come dovresti.

Le emozioni sono un buon esempio che ti posso fare. Spesso pensiamo alle emozioni come una parte di noi spontanea. Sbagliato! Le emozioni sono veicolate dalla situazione sociale in cui si trova l’individuo. Ovvero: puoi provare certi tipi di emozioni in certe specifiche situazioni. Un esempio più frequente di quanto si possa pensare è l’assenza di dolore per la perdita di una persona cara. Solitamente ci si sente in colpa per non provare dolore.

Oppure essere tristi quando tutti si aspettano che tu sia felice, magari al raggiungimento di un obiettivo tanto atteso e importante.

 

Molte persone vivono il rapporto di se stesse con il mondo in modo molto conflittuale proprio per questo motivo: sono concentrate su come dovrebbe essere, su come dovrebbe andare, su come dovrebbero sentirsi o vivere. Relegando in cantina l’ascolto delle proprie inclinazioni.

La natura scalcia, non accetta certe costrizioni. Se le reprimi in continuazione il senso di colpa sguirà ovunque.

Ogni passo sarà insicuro in quanto possibile fonte di errore. Ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo può diventare una colpa se hai abituato la tua mente a usare questo strumento in modo abnorme.

 

Come liberarsene?

Devi innanzitutto lavorare sul modo di raccontarti negli ambiti in cui ti senti in colpa.

Se per esempio provi forti sensi di colpa nella relazione con il/la partner, anche per motivi apparentemente futili, devi provare a descriverti dentro questa situazione: chi sei? qual è il tuo ruolo? qual è la tua parte? Quale il tuo obiettivo? Cercare una risposta a queste domande è l’inizio per una nuova descrizione di te stesso/a, di un altro copione da seguire invece di quello imparato tutti i giorni fino ad ora.

Oppure puoi vivere la sfera lavorativa, scolastica, amicale con senso di colpa. L’immagine che hai di te stesso/a.

Prova a descrivere su un pezzo di carta una situazione in cui hai provato un forte senso di colpa. Cerca di descrivere il tuo stato d’animo, che ruolo avevi nella situazione, perchè era lì, quali pensieri ti passavano per la testa.

Fatto?

Ora metti questo pezzo di carta in un cassetto e prendine un altro. Descrivi come saresti nella stessa situazione senza il senso di colpa che ti opprime. Cerca di figurartelo bene con l’immaginazione. Descrivi il tuo stato d’animo senza senso di colpa, quali sono le tue priorità, i tuoi obiettivi, che ruolo hai adesso che non ti senti in colpa, quali pensieri ti passano in testa.

E ora… aspetta un paio di giorni e poi confronta le due descrizioni.

Puoi rifarlo quante volte vuoi, é a piccole schiarite che si trova il sereno.

Qual è l’obiettivo finale? Trasformare la colpa in responsabilità. Il dovrei in posso. La passività in attività.

Se hai bisogno di una consulenza ti basta andare nella sezione contatti che trovi nel menu in alto

 

Chi sono

Mattia Marchetti psicologia e storytelling

Questo blog è un luogo dove puoi trovare contenuti sulla psicologia e lo storytelling, oltre ad articoli e interviste che raccontano Ferrara