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Ascoltare i consigli o ascoltare se stessi?

Piccole decisioni quotidiane, grandi scelte che cambiano la vita: saper ascoltare i consigli è importante ma attenzione a non perdere l’equilibrio

In generale ascoltare è un’arte e una virtù essenziale in molti ambiti. Saper ascoltare e discernere i buoni consigli può fare la differenza sia nella sfera privata che in quella professionale. Ma, come si suol dire, il troppo stroppia.

Ed è quel che succede al protagonista di questo breve racconto tra dal libro “Imparare a imparare” di Idries Shah. (link al libro)

C’era una volta un uomo che aveva aperto un ristorante. Il locale era accogliente e il menù ottimo.

Uno dei suoi amici venne a trovarlo e gli disse:

«Perché non metti un’insegna? Tutti i ristoranti ne hanno una. Ti suggerisco di scriverci sopra RISTORANTE – CUCINA ECCELLENTE.»

Quando l’insegna fu pronta e appesa, un altro amico gli disse:

«Devi essere più esplicito: la dicitura potrebbe applicarsi a qualsiasi vecchia locanda. Aggiungi le parole SERVITA QUI, e la tua insegna sarà completa.»

Il proprietario pensò che si trattava di una buona idea, e fece completare l’insegna.

Subito dopo passò un altro curioso.

«Perché hai scritto QUI?», chiese. «Credi che non si vedrebbe dov’è il tuo ristorante, se non mettessi la parola QUI?».

Il proprietario fece cambiare l’insegna.

Un altro ancora gli disse:

«Non vedi che la parola SERVITA è superflua? Tutti i ristoranti, tutti in negozi servono i loro clienti. Perché non la togli?»

La parola fu quindi tolta.

Allora qualcuno fece osservare:

«Se vuoi proprio mantenere CUCINA ECCELLENTE, alcuni finiranno per chiedersi se la tua cucina sia veramente eccellente, mentre altri ne dissentiranno. Se vuoi proteggerti contro critiche e discussioni, togli, ti prego, la parola ECCELLENTE.»

Ed è ciò che fece il proprietario. L’insegna portava ormai solo la parola CUCINA. Ma un sesto individuo, anch’egli curioso, si affacciò e disse:

«Perché hai scritto la parola CUCINA sull’insegna del tuo ristorante? Tutti possono vedere che qui si cucina.»

E fu così che il proprietario tolse l’insegna. Ma non poté fare a meno di chiedersi quando sarebbe arrivato l’uomo affamato, invece del curioso e dell’intellettuale…

I racconti tratti dagli scritti di Idries Shah sono spesso semplici aneddoti in cui però ci possiamo immedesimare.

Sarà capitato anche a te di seguire un consiglio che poi si è rivelato sbagliato, no?

Oppure, come al protagonista del racconto, di venire letteralmente sommerso da consigli di amici, parenti, partner, esperti di settore, su come dovresti fare quello che stai facendo.

Senza aver sviluppato la capacità di discernere nel mare magnum delle opinioni altrui si corre un grosso rischio: quella che chiamo la sindrome della banderuola, ovvero correre dietro ad ogni opinione come se fosse quella giusta, vera, inoppugnabile. E finire col mettere l’insegna, togliere l’insegna, mettere l’insegna, togliere…

Insomma, saper ascoltare i consigli è una virtù, ma tale rimane se accompagnata da un’altra virtù non meno importante: quella di saper ascoltare se stessi.

E tu, cosa ne pensi di questo racconto?

Chi sono

Mattia Marchetti psicologia e storytelling

Questo blog è un luogo dove puoi trovare contenuti sulla psicologia e lo storytelling, oltre ad articoli e interviste che raccontano Ferrara